Di nuovo in viaggio, di nuovo in direzione Balcani.
Prima di ogni partenza, c’è sempre quella miscela di dubbi e incognite che possono creare una certa confusione. Telefonate a vuoto, mail senza risposta, attrezzatura che si rompe una manciata di giorni prima di partire... e via dicendo con un escalation di eventi pari ad un film.
Questa volta però è differente. È la settima volta verso i Balcani, un viaggio che segna la continuazione di un progetto personale incentrato su tradizioni e cultura, iniziato oltre cinque anni fa e carico di ricordi, profumi, sapori, sfide e soprattutto rughe in più sul viso. Ma chissenefrega!
Anche questa volta avrò sempre con me le solite macchine fotografiche, strumenti indispensabili per catturare i momenti più significativi e mantenere il focus sulle tradizioni locali che via via documenterò lungo il percorso.
Non ci sono sponsor dietro a questo viaggio, ma ho il supporto delle Ambasciate Italiane e dei Centri di Cultura Italiana di Zagabria, Belgrado, Sofia, Skopje, Sarajevo e Lubiana.
Questo supporto mi ha permesso di individuare alcuni aspetti interessanti da approfondire, principalmente legati a tematiche etnografiche e culturali non poco complesse... e non finisce qui perché al ritorno si svolgerà il lavoro più duro in assoluto: la selezione del materiale. C'è chi attende già una mia selezione di tutto per ragionare assieme su un nuovo progetto.
Quindi con i 3000km da percorrere l'unico sponsor utile sarebbe un'officina di riparazione per tenere in vita un auto che, anno dopo anno, ha vissuto più nei Balcani che in Italia.
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo. Prepararsi mentalmente per un viaggio così lungo richiede tempo e riflessione. Non c'è né l'uno né l'altro come da copione, quindi avanti così che fa lo stesso!
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